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venerdì 30 settembre 2011

come riconoscere il Casuarius casuarius




Il casuarius cauarius è comunemente chiamato in italiano Casuario. Appartiene alla famiglia degli Casuariidae ed è dell'ordine dei Casuariformi. Le uova di questa specie sono commestibili, mentre le penne vengono usate per fare copricapi.




Questi animali raggiungono il metro e mezzo di altezza, hanno collo e arti inferiori lunghi, zampe con tre dita, di cui il secondo è munito di un artiglio lungo e tagliente. La testa è coperta da una struttura ossea ed è priva del caratteristico piumaggio nero e le ali sono molto ridotte, per tale motivo è incapace di volare.

Dal collo pendono escrescenze carnose vivacemente colorate, che mancano comunque nel casuario di Bennet. La femmina ha dimensioni superiori al maschio. Il suo habitat sono le foreste tropicali e si trova nella Nuova Guinea, in Australia nord  orientale e nelle isole circostanti. Sono buoni corridori e nuotatori, vivono da soli o in coppia occasionalmente a gruppi di cinque o sei individui, timidi e parzialmente notturni, sono molto comuni ma difficili da osservare.



Se si impauriscono, diventano estremamente aggressivi. Si nutrono di vegetali, per lo più frutti e bacche e di insetti e ragni. Sono animali monogami, la femmina depone da tre a otto uova di color verde chiaro,in una depressione del terreno riempita di ramoscelli e di erba. La cova è compito del maschio e dura 49 – 52 giorni. I giovani nidifughi, con piumaggio striato sulla schiena, vengono difesi dal padre e nutriti da ambedue i genitori.








               

Come riconoscere il Casuarius casuarius

Il casuarius cauarius è comunemente chiamato in italiano Casuario. Appartiene alla famiglia degli Casuariidae ed è dell'ordine dei Casuariformi. Le uova di questa specie sono commestibili, mentre le penne vengono usate per fare copricapi. Questi animali raggiungono il metro e mezzo di altezza, hanno collo e arti inferiori lunghi, zampe con tre dita, di cui il secondo è munito di un artiglio lungo e tagliente. La testa è coperta da una struttura ossea ed è priva del caratteristico piumaggio nero e le ali sono molto ridotte, per tale motivo è incapace di volare. Dal collo pendono escrescenze carnose vivacemente colorate, che mancano comunque nel casuario di Bennet. La femmina ha dimensioni superiori al maschio. Il suo habitat sono le foreste tropicali e si trova nella Nuova Guinea, in Australia nord orientale e nelle isole circostanti. Sono buoni corridori e nuotatori, vivono da soli o in coppia occasionalmente a gruppi di cinque o sei individui, timidi e parzialmente notturni, sono molto comuni ma difficili da osservare. Se si impauriscono, diventano estremamente aggressivi. Si nutrono di vegetali, per lo più frutti e bacche e di insetti e ragni. Sono animali monogami, la femmina depone da tre a otto uova di color verde chiaro,in una depressione del terreno riempita di ramoscelli e di erba. La cova è compito del maschio e dura 49 – 52 giorni. I giovani nidifughi, con piumaggio striato sulla schiena, vengono difesi dal padre e nutriti da ambedue i genitori.

Come riconoscere la Gavia arctica

La Gavia arctica è comunemente chiamata in italiano Strolaga mezzana. Appartiene alla famiglia delle Gaviidae alla quale fanno parte 4 specie ed è dell'ordine dei Gaviformi.

Questi uccelli sono buoni nuotatori e tuffatori, muniti di zampe palmate. Raggiungono i 65 – 85 centimetri di lunghezza e presentano becco forte, ali piccole e appuntite e coda corta. Il piumaggio è folto, di colore bianco e nero, striato sul capo, sul collo e sul dorso. Non c'è dimorfismo sessuale fra il maschio e la femmina. 

Il suo habitat sono i laghi e gli stagni, ma anche le rive del mare durante la stagione invernale. Sono presenti in Eurasia settentrionale e in America Settentrionale. Vivono da soli o in coppie, ma quando si trovano in mare durante la stagione invernale formano stormi poco compatti. Sono abili nuotatori e possono restare sott'acqua fino a 40 secondi. Il nido è collocato su isole lacustri o sulle rive dei laghi ed è formato da una leggera depressione del terreno o da un mucchio di vegetazione fradicia. La femmina depone due uova olivastre ed il maschio collabora alla cova che dura 28 – 30 giorni. I piccoli, ricoperti di piumino, sono imbeccati dai genitori, la prima muta avviene entro 45 – 60 giorni dalla nascita. Si nutrono per lo più di pesci, ma anche crostacei e insetti. 

mercoledì 31 agosto 2011

Come visitare l'ovest di Porto Torres in Sardegna: Stintino

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Come visitare la costa settentrionale della sardegna: Porto Torres

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Come visitare l'isola di Lipari

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Come visitare la Sardegna: Arzachena

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Come visitare i dintorni di Castelsardo, Tergu e Sedini

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Come e cosa visitare in Sardegna: Villanovaforru, museo Archeologico

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Come visitare il Nuraghe Serbissi in Sardegna

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Come visitare Oristano

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Come visitare il Nuraghe Athentu in Sardegna

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Come arrivare e visitare Cabras in Sardegna

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Come visitare e cosa fare a Stintino e dintorni in Sardegna

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Come visitare la Sardegna: tra mari e monti da Alghero alla cima

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Come visitare i dintorni di Arzachena: Coddu eccju, li Muri e li Lolghi

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Come visitare il nuraghe Aeddos in Sardegna

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Come visitare le isole Eoliche

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Come visitare Palermo: Piazza Pretoria

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Come e cosa visitare nell'Isola di Caprera

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Come visitare il centro storico di Iglesias

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domenica 28 agosto 2011

Come visitare ed orientarsi ad olbia in Sardegna

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Come visitare S. Antioco

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Come visitare l'Iglesiente in Sardegna: Grotta di S. Barbara

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Come e cosa visitare a Iglesias in Sardegna: centro storico

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Come visitare la Sardegna: la Costa Smeralda e Porto Cervo

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Come visitare la Sardegna in bicicletta

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Come organizzare un viaggio per tempio pausania

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Come visitare Oliena

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Come organizzare un viaggio al monte Limbara

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Come organizzare un viaggio alla zona archeologica nei dintorni di Calangianus

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lunedì 22 agosto 2011

http://www.saperlo.it/guida/come-riconoscere-la-struttura-di-una-cellula-animale-al-microscopio-ottico-88323/

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http://www.saperlo.it/guida/come-piastrellare-una-parete-77302/

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http://www.saperlo.it/guida/come-usare-il-test-rivelatore-di-placca-66852/

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http://www.saperlo.it/guida/come-pulire-gli-oggetti-in-cromo-ed-in-rame-48746/

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http://www.saperlo.it/guida/come-riparare-i-cassetti-56457/

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http://www.saperlo.it/guida/come-curare-gli-oggetti-di-plastica-36882/

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http://www.saperlo.it/guida/come-eliminare-laria-dai-termosifoni-46725/

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sabato 26 marzo 2011